Sicuramente avete già sentito parlare di amianto! Ma cos’è esattamente? Dove lo troviamo, e perchè bisogna prestare particolare attenzione durante le demolizioni in presenza di amianto?

La presenza di amianto può spesso scoraggiare dall’intraprendere una ristrutturazione completa del proprio bagno, poiché la sua rimozione allunga i tempi di esecuzione dei lavori e aumenta i costi finali. Ma andiamo a conoscere meglio questo sconosciuto…

Cosa è esattamente l’amianto?
Si tratta di un insieme di minerali contenuti in diversi materiale da costruzione che, soprattutto fino agli anni Settanta, era conosciuto per le sue proprietà vantaggiose quali elasticità, resistenza al calore e agli agenti chimici. Ben presto però ci si è resi conto dei pericoli e danni che la sostanza arrecava alla salute dei lavoratori, intaccando particolarmente le vie respiratorie. Così, a partire dal 1990 la Svizzera è tra i primi paesi a vietarne la produzione, l’importazione e l’utilizzo.

Come faccio a sapere se il mio bagno contiene dell’amianto?
L’amianto è potenzialmente presente in tutti gli edifici costruiti prima del 1990. In ambito di piastrelle da pavimento e rivestimento, l’amianto si può trovare nella colla utilizzata per la posa. Qualora desideraste ristrutturare il vostro bagno, è di fondamentale importanza rivolgersi a un professionista, che procederà a verificarne la presenza ed eseguirne la bonifica.

Ma torniamo alla nostra prima domanda: la rimozione dell’amianto come influisce sui lavori di ristrutturazione?
Se si opta per la rimozione dell’amianto è inevitabile dilatare sia i tempi sia i costi di ristrutturazione. Ma non è per forza necessario rimuovere l’amianto.

Ora la situazione si fa interessante! Non è per forza necessario rimuovere le vecchie piastrelle. Finché è solidamente inglobato in altri materiali di costruzione, l’amianto non rappresenta infatti alcuna minaccia. Lo diventa se le sue fibre vengono disperse nell’aria e inalate, in seguito a lavori di ristrutturazione, manutenzione o risanamento di un immobile.

Oggi il mercato delle piastrelle offre soluzioni innovative anche per questa problematica: piastrelle con uno spessore ridotto (dai 3 ai 6 mm) si prestano infatti benissimo per la posa in sovrapposizione. Questo significa che le lastre nuove vengono posate direttamente sopra pavimenti e rivestimenti pre-esistenti, riducendo così non solo i tempi di esecuzione ma anche i costi di demolizione.

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