Nell’ultimo articolo abbiamo parlato di alcuni termini tecnici che a un non esperto in materia potrebbero dire ben poco, ma che assumono però grande importanza al momento che ci si avventura nel mondo della ceramica! Avete comprato casa o volete ristrutturare degli spazi ormai vecchi? Prima di recarvi in negozio per scegliere i materiali da posare, è importante soffermarsi brevemente sui termini utilizzati nel mondo delle piastrelle: una preparazione minuziosa faciliterà enormemente il processo di scelta dei materiali adatti.

La piastrella è rettificata? Quale coefficiente di scivolosità si applica per i pavimenti del bagno? Quale spessore deve avere una piastrella per la terrazza? Prima di addentrarvi oltre, e scoprire nuovi interessanti concetti del mondo ceramico, potete rinfrescare la vostra memoria rileggendo il primo capitolo dell’ABC della piastrella.

Tono e calibro

Il tono è la tonalità di colore che caratterizza un determinato lotto di piastrelle. Poiché nella fabbricazione industriale è quasi impossibile produrre piastrelle con una tonalità cromatica identica, prima del confezionamento queste vengono raggruppate per omogeneità di colore, ovvero per tono. Spesso il tono delle piastrelle è indicato con una lettera e riprodotto quindi sulla confezione del prodotto.

Il calibro invece non è nient’altro che la dimensione esatta di fabbricazione delle piastrelle. Una volta uscite dal forno, le piastrelle possono infatti essere di dimensioni leggermente diverse (parliamo di differenze di pochi mm). Per questo motivo, in fase di scelta, vengono raggruppate in lotti della stessa dimensione, nel rispetto delle tolleranze stabilite dalle norme. Come il tono, anche il calibro delle piastrelle è riportato sulla confezione nel modo seguente: 20 x 20 cm (W 198 mm x 198 mm) dove 20 cm è il formato standard, mentre 198 mm è appunto la dimensione esatta di fabbricazione. Per verificare il calibro di una piastrella vengono impiegati degli appositi macchinari.

Tutto massa o colorato in massa

Vi è mai capitato che un oggetto molto pesante cada e scheggi una delle vostre amate piastrelle? Pur parlando di materiali molto resistenti, le piastrelle non sono indistruttibili e può capitare che si sbecchino! La resistenza del materiale è strettamente legata al tipo di materiale di cui è fatto il suo impasto e di conseguenza alla porosità del materiale: gres, cotto, clinker, monocottura, bicottura, etc. Tra i vari materiali, il gres porcellanato è sicuramente uno dei più resistenti, e lo possiamo dividere in 3 tipologie di produzione diverse: non smaltato tutta massa, smaltato colorato in massa, smaltato non colorato in massa.

Partiamo dal presupposto che una piastrella è quasi sempre smaltata. L’impasto in questo caso può essere:

  • COLORATO IN MASSA: il colore dell’impasto interno è molto simileal colore predominante della  In questo caso la texture può assumere vari effetti (legno, marmo, pietra, etc.) ed essere più ricca di particolari.
  • NON COLORATO IN MASSA: il colore dell’impasto interno è diverso dalla Una scheggiatura qui risulterebbe molto evidente, soprattutto se la superficie della piastrella è di un colore scuro.

La terza tipologia di piastrella in gres porcellanato è:

  • NON SMALTATO TUTTA MASSA: il colore dell’impasto interno è uguale a quello della finitura di superficie (texture). Questo tipo di piastrella può quindi avere solo colorazioni naturali e non può avere una texture ricca di dettagli.

Stonalizzazione

Per “stonalizzazione” si intende l’indice di variazione cromatica e/o superficiale che si presenta tra le piastrelle di una stessa collezione. Questo valore indica quanto le piastrelle di una stessa collezione presentino grafiche uniformi. È un parametro molto diverso rispetto al tono, che indica invece il grado di saturazione di un colore, e non quanto sia eterogenea esteticamente una piastrella e quanto sia simile alle altre della stessa collezione.

In generale, i produttori di piastrelle segnalano la stonalizzazione della piastrella nel seguente modo:

  • V1: uniforme
  • V2: lieve stonalizzazione
  • V3: moderata stonalizzazione
  • V4: forte stonalizzazione

Delle piastrelle che tipicamente riportano una stonalizzazione maggiore sono quelle che imitano un certo effetto, come la pietra naturale o il legno. La superficie del pavimento posato avrà quindi un effetto più mosso e naturale.